Indicatori per la sostenibilità e per i sistemi di gestione ambientale
La gestione rifiuti è un tassello fondamentale nella sostenibilità; la parte finale nella gestione dei materiali, infatti, risulta essenziale per un corretto recupero e riciclo.
Al fine di monitorare l’impatto del nostro ciclo produttivo, è utile ricorrere ad indici di monitoraggio per valutare le prestazioni ambientali dell’impresa.
Il primo indice da monitorare, nella gestione rifiuti, è il rapporto tra produzione/servizi erogati e rifiuti totali prodotti.
È bene ricordare che un solo indice non può rappresentare una “verità assoluta”; tuttavia, lo stesso restituisce un’informazione utile per il monitoraggio efficiente di un sistema di gestione ambientale.
Il secondo rapporto da sorvegliare è la percentuale di rifiuti gestiti verso impianti di recupero: le operazioni di recupero rappresentano la scelta primaria nell’allontanamento degli scarti prodotti.
Esse sono elencate nell’allegato C del testo unico ambientale, d.lgs. 152/2006:
R1 Utilizzazione principalmente come combustibile o come altro mezzo per produrre energia
R2 Rigenerazione/recupero di solventi
R3 Riciclaggio/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (comprese le operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche)
R4 Riciclaggio/recupero dei metalli e dei composti metallici
R5 Riciclaggio/recupero di altre sostanze inorganiche
R6 Rigenerazione degli acidi o delle basi
R7 Recupero dei prodotti che servono a ridurre l’inquinamento
R8 Recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori
R9 Rigenerazione o altri reimpieghi degli oli
R10 Trattamento in ambiente terrestre a beneficio dell’agricoltura o dell’ecologia
R11 Utilizzazione di rifiuti ottenuti da una delle operazioni indicate da R1 a R10
R12 Scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a R11
R13 Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12
Le operazioni di riciclaggio e di recupero rifiuti sono le maggiormente virtuose da un punto di vista ambientale; quando queste non risultano possibili, per limitazioni tecniche o difficoltà dovute alla composizione dello scarto, si può ricorrere alla termovalorizzazione.
La verifica quantitativa del rapporto tra i rifiuti prodotti dalla propria attività e il quantitativo gestito a recupero, oltre che il monitoraggio delle tipologie di operazioni, fornisce un’utile indicatore da verificare e un solido obbiettivo sul quale lavorare nell’implementazione di una corretta gestione sostenibile della propria azienda.
Non meno importante è l’indice rispetto ai km percorsi per le tonnellate di rifiuti prodotti.
Questo indice riguarda l’ottimizzazione dell’impatto ambientale prodotto dalla movimentazione dei suddetti rifiuti: alcune volte, piccole partite di rifiuti potrebbero viaggiare da sole aumentando in maniera significativa il carico inquinante, quantificabile come emissioni di CO2 prodotte.
Una volta ottenuti indici semplici, sarà possibile studiare degli indici complessi concatenati al fine di avere indicatori immediati che raccolgano tutte le informazioni necessarie.
Come abbiamo visto, infatti, basarsi su di un unico indicatore potrebbe esser fuorviante in quanto, se letto singolarmente, lo stesso apporta informazioni incomplete senza tenere conto di un opportuno bilanciamento totale riguardante l’impatto ambientale effettivamente prodotto.
L’adozione dei suddetti indicatori, inoltre, comporta dei notevoli vantaggi in termini di costi per le aziende. Il monitoraggio, infatti, consente di tracciare in maniera completa gli sprechi nella gestione ambientale al fine di apportare azioni correttive che vadano ad apportare un duplice vantaggio per l’ambiente e per l’azienda.
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