Salta al contenuto principale

Campionamento Piezometri

Pubblicato da Tommaso Orlandini
Campionamento Piezometri

In caso di campionamenti di acque di falda in zone interessate da inquinamenti la prima operazione necessaria è quella dello spurgo dei piezometri. Tale operazione è necessaria per eliminare il volume d’acqua presente all’interno del piezometro, tale acqua infatti non è rappresentativa della situazione dell’acquifero confinante al piezometro.

Le operazioni di campionamento, in caso si conosca già la situazione di distribuzione della contaminazione, deve essere eseguita dal piezometro meno inquinato fino a quello con maggior concentrazione di contaminanti, le operazioni devono essere eseguite nel più breve arco di tempo possibile affinché siano rappresentativi di una precisa condizione della falda.

Tutte le attrezzature utilizzate per il campionamento devono essere decontaminate tra un campionamento ed un altro, mentre le attrezzature mono uso devono essere sostituite al termine di ogni piezometro.

Per calcolare il volume di acqua da spurgare è necessario utilizzare un freatimetro. Per prima cosa va misurata la profondità del piezometro e l’altezza del livello di falda. Una volta conosciuti questi 2 valori si calcolerà l’altezza di acqua presente all’interno. Conoscendo il diametro del tubo piezometrico basterà utilizzare la tabella sottostante per calcolare il volume di acqua presente.

diametro (pollici)

1

2

3

4

6

8

volume (l/metro)

0,5

2

4,5

8

18

32,5

A titolo di esempio: un piezometro di 3 pollici profondo 10 metri con una falda profonda 5 metri dal piano di campagna avrà un volume di acqua pari a 22,5 litri (10 - 5 = 5 x 4,5 = 22,5).

Il volume di acqua presente dovrà essere moltiplicato per 3/5 volte per ottenere un campione rappresentativo.
Nella maggior parte dei casi il campionamento e lo spurgo vengono eseguiti con una pompa sommersa collegata d una batteria al piombo di tipologia uguale alle batterie delle auto. Questa metodologia prende il nome di campionamento dinamico, che consente il prelievo di un campione medio dell’acqua presente nel pozzo, rappresentativo della composizione media della falda indagata.

Le acque di spurgo sono a tutti gli effetti dei rifiuti e devo essere immagazzinate in situ in contenitori idonei, solitamente vengono usate le cisternette tipo bulk da 1000 litri. E’ necessario prelevare un campione medio per effettuare una caratterizzazione del rifiuto liquido e attribuirgli il corretto codice CER.

Il numero dei campioni da prelevare in ciascuna campagna di indagine va stabilito di volta in volta in base alle esigenze del lavoro e alla disponibilità di una rete di monitoraggio. Affinché i dati di una campagna siano confrontabili con quelli delle precedenti e delle successive è preferibile che ciascuna campagna interessi gli stessi piezometri e che vengano seguite le medesime metodologie di campionamento. 

Operata la scelta dei piezometri da campionare, si procede al prelievo dei campioni dopo aver concordato con il laboratorio di analisi la quantità di acqua necessaria a formare ciascun campione e la tipologia di contenitore da utilizzare per le varie analisi. I campioni prelevati devono essere trasportati in laboratorio nel più breve tempo possibile in contenitori idonei che garantiscano la corretta conservazione, adottando opportuni accorgimenti che permettano di ridurre al minimo le possibili alterazioni, anche in funzione dei parametri da determinare.

I campioni devono essere trasportati e conservati refrigerati, utilizzando frigoriferi portatili e panetti refrigeranti sino all’arrivo in laboratorio.

Campionamento Piezometri GoWaste

Esempio di attrezzatura per il campionamento dinamico acque di falda.

Commenti

Vittorio (non verificato) - Gio, 10/08/2023 - 15:55

Quale è la norma precisa che attesta che le acque di spurgo dei piezometri sono da considerarsi rifiuti?

Tommaso Orlandini (non verificato) - Gio, 24/08/2023 - 09:35

Le acque di spurgo alla luce di interpretazioni sui quadri normativi nazionali e internazionali rispecchiano quanto definito all'’art. 1 lett. a della direttiva n. 2006/12/CE, ossia la definizione di rifiuto.
Anche in una sentenza del Consiglio di Stato, del 6 dicembre 2013 n. 5857 viene ribadito il concetto che tali acque sono da considerarsi rifiuti anche per il solo fatto di essere contemplate nell’Allegato D, del D. lgs. n. 152/2006, con i codici CER 19.13.07* e 19.13.08, come "rifiuti liquidi acquosi e concentrati acquosi prodotti dalle operazioni di risanamento delle acque di falda".

Gregorio Barbieri (non verificato) - Gio, 25/01/2024 - 23:05

Lo spurgo di un piezometro ai fini del monitoraggio della falda non mi sembra si configuri come "operazione di risanamento della falda" , credo che i codici 19 13 07*/08 siano riferiti alle acque di emungimento in fase di bonifica.

Aggiungi un commento

CAPTCHA
3 + 10 =
Risolvere questo semplice problema matematico e inserire il risultato. Ad esempio per 1+3, inserire 4.
Questa domanda è un test per verificare che tu sia un visitatore umano e per impedire inserimenti di spam automatici.